‘Com’eri vestita?’, Amnesty e gli studenti teramani contro la violenza di genere

Inaugurata all’università la mostra che racconta storie di donne sopravvissute allo stupro attraverso gli indumenti che indossavano in quel drammatico momento

TERAMO – E’ stata inaugurata questa mattina, presso il Polo Silvio Spaventa, Ponte Blu, del campus di UniTe, la mostra ‘Com’eri vestita?’, un’esposizione realizzata dalle associazioni studentesche in collaborazione con il gruppo giovani di Amnesty International Teramo, dedicata a raccontare le storie di violenza e a sconfiggere gli stereotipi di genere.

La mostra si propone di fare luce sulle esperienze affrontate dalle donne sopravvissute alla violenza, abbattendo pregiudizi e promuovendo una maggiore consapevolezza sociale. La mostra ha viaggiato per l’Italia grazie all’impegno dei gruppi locali di Amnesty International nell’ambito della campagna #iolochiedo. Nel poema ‘What I was wearing’ di Mary Simmerling, che ha ispirato questa mostra, si raccontano storie di violenza sessuale attraverso i vestiti che le donne indossavano quando subirono violenza. L’esposizione sarà visitabile fino al 29 novembre all’interno dell’Università di Teramo.

All’inaugurazione hanno partecipato la prorettrice vicaria Angela Musumeci, la docente Fiammetta Ricci ed i rappresentanti di importanti associazioni attive nel campo della tutela dei diritti e della lotta contro la violenza di genere, tra cui Udu, Thesis, Saturno, Scom e Prospettiva Studentesca. Al termine della presentazione, c’è stato un significativo momento di riflessione e commemorazione con un ‘minuto di rumore’ dedicato a Giulia Cecchettin e a tutte le vittime di violenza.

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